Tredicesimo Emendamento

Tredicesimo Emendamento, emendamento (1865) alla Costituzione degli Stati Uniti che abolì formalmente la schiavitù. Sebbene le parole schiavitù e schiavo non siano mai menzionate nella Costituzione, il Tredicesimo Emendamento abrogò quelle sezioni della Costituzione che avevano tacitamente codificato la “peculiare istituzione”: L’articolo I, sezione 2, riguardante la ripartizione della rappresentanza nella Camera dei rappresentanti, che era stata “determinata aggiungendo all’intero numero di persone libere, comprese quelle vincolate al servizio per un periodo di anni, ed escludendo gli indiani non tassati, tre quinti di tutte le altre persone previste per la nomina”, con “tutte le altre persone” che significava gli schiavi; L’articolo I, sezione 9, che aveva stabilito il 1807 come data finale per l’importazione di schiavi, a cui ci si riferiva in questo caso come “le persone che uno qualsiasi degli Stati ora esistenti riterrà opportuno ammettere”; e l’articolo IV, sezione 2, che imponeva la restituzione ai loro proprietari degli schiavi fuggitivi, qui definiti come persone “tenute al servizio o al lavoro in uno Stato, secondo le sue leggi, che fuggono in un altro.”

Tredicesimo emendamento

Il tredicesimo emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d’America.

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La Proclamazione di Emancipazione, dichiarata e promulgata dal presidente Abraham Lincoln nel 1863 durante la guerra civile americana, liberò solo gli schiavi detenuti negli Stati Confederati d’America. Nel privare il Sud della sua più grande risorsa economica, l’abbondante lavoro umano gratuito, la proclamazione di Lincoln era intesa principalmente come uno strumento di strategia militare. Solo quando l’emancipazione fu universalmente proposta attraverso il Tredicesimo Emendamento, divenne politica nazionale. Inoltre, la legalità dell’abolizione tramite editto presidenziale era discutibile.

Il testo completo dell’emendamento è:

Né la schiavitù né la servitù involontaria, se non come punizione per un crimine per il quale la parte sia stata debitamente condannata, esisteranno negli Stati Uniti, o in qualsiasi luogo soggetto alla loro giurisdizione.

Il Congresso avrà il potere di far rispettare questo articolo con leggi appropriate.

L’emendamento fu approvato dal Senato l’8 aprile 1864, ma non passò alla Camera fino al 31 gennaio 1865. La risoluzione congiunta di entrambi i corpi che sottoponeva l’emendamento all’approvazione degli stati fu firmata da Lincoln il 1 febbraio 1865. Tuttavia, egli non visse per vederne la ratifica. Assassinato da John Wilkes Booth, morì il 15 aprile 1865, e l’emendamento non fu ratificato dal numero richiesto di stati fino al 6 dicembre 1865.

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