Slat

A319 slat durante e dopo l’atterraggio

Le slat furono sviluppate per la prima volta da Gustav Lachmann nel 1918. L’incidente dovuto allo stallo nell’agosto 1917 di un aereo Rumpler C spinse Lachmann a sviluppare l’idea e un piccolo modello in legno fu costruito nel 1917 a Colonia. In Germania nel 1918 Lachmann presentò un brevetto per le lamelle di testa. Tuttavia, l’ufficio brevetti tedesco in un primo momento lo respinse in quanto l’ufficio non credeva alla possibilità di posticipare lo stallo dividendo l’ala.

Indipendentemente da Lachmann, anche la Handley Page Ltd in Gran Bretagna sviluppò l’ala a fessure come un modo per posticipare lo stallo ritardando la separazione del flusso dalla superficie superiore dell’ala ad alti angoli di attacco, e richiese un brevetto nel 1919; per evitare una contestazione del brevetto, raggiunsero un accordo di proprietà con Lachmann. Quell’anno un Airco DH.9 fu dotato di slats e volò di prova. Più tardi, un Airco DH.9A fu modificato come monoplano con una grande ala dotata di slats a tutta apertura sul bordo d’attacco e alettoni sul bordo d’uscita (cioè quelli che più tardi sarebbero stati chiamati flap sul bordo d’uscita) che potevano essere dispiegati insieme agli slats sul bordo d’attacco per testare migliori prestazioni a bassa velocità. Questo fu in seguito conosciuto come Handley Page H.P.20 Diversi anni dopo, avendo successivamente assunto un impiego presso la compagnia aerea Handley-Page, Lachmann fu responsabile di una serie di progetti di aerei, tra cui l’Handley Page Hampden.

La concessione in licenza del progetto divenne una delle principali fonti di reddito della compagnia negli anni ’20. I progetti originali avevano la forma di una fessura fissa vicino al bordo d’attacco dell’ala, un design che è stato usato su un certo numero di aerei STOL.

Durante la seconda guerra mondiale, gli aerei tedeschi montarono comunemente una versione più avanzata dello slat che riduceva la resistenza aerodinamica essendo spinto indietro a filo del bordo d’attacco dell’ala dalla pressione dell’aria, spuntando fuori quando l’angolo di attacco aumentava ad un angolo critico. Notevoli slats di quel tempo appartenevano al tedesco Fieseler Fi 156 Storch. Questi erano simili nel design agli slats retrattili, ma erano fissi e non retrattili. Questa caratteristica progettuale permetteva all’aereo di decollare con vento leggero in meno di 45 m (150 ft), e di atterrare in 18 m (60 ft). Gli aerei progettati dalla società Messerschmitt impiegavano come regola generale slats automatici, caricati a molla sul bordo d’attacco, ad eccezione del caccia a razzo Messerschmitt Me 163B Komet, progettato da Alexander Lippisch, che invece utilizzava slot fissi costruiti integralmente con, e appena dietro, i bordi d’attacco esterni del pannello dell’ala.

Dopo la seconda guerra mondiale, gli slats sono stati utilizzati anche su aerei più grandi e generalmente azionati da sistemi idraulici o elettrici.

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