Sam Elliott

Voto più alto: 100% Fail Safe (2000)

Voto più basso: 9% Marmaduke (2010)

Compleanno: 09 agosto 1944

Luogo di nascita: Sacramento, California, USA

Dotato di un aspetto robusto e di una voce ricca e profonda, Sam Elliott è passato dall’interpretare la quintessenza del cowboy al ritrarre personaggi riflessivi e saggi nel corso della sua lunga carriera. Nato a Sacramento, California, ha trascorso la maggior parte della sua giovinezza a Portland, Oregon. Dopo aver abbandonato il college, si è trasferito a Los Angeles per intraprendere la carriera di attore. Ruoli in spettacoli televisivi come “The Felony Squad” (ABC, 1966-69) e “The F.B.I.” (ABC, 1965-74), così come una piccola parte nel veicolo di Paul Newman-Robert Redford “Butch Cassidy and the Sundance Kid” (1969). Ha ottenuto un ruolo ricorrente nel successo “Mission: Impossible” (CBS, 1966-73) che diede il via a un lungo periodo di lavoro costante. Elliott fece apparizioni regolari in molti dei drammi polizieschi degli anni ’70, tra cui “Hawaii Five-O” (CBS, 1968-80) e “The Streets of San Francisco” (ABC, 1972-77). Sperimentò la sua prima vera svolta con il film “Lifeguard” (1976), interpretando un barbone da spiaggia che rivaluta la sua vita dopo aver partecipato alla sua riunione del liceo. L’attore approfittò anche della mania delle miniserie televisive, recitando in “Once an Eagle” (NBC, 1976) e “Aspen” (NBC, 1977). Il suo aspetto, compresi i suoi caratteristici baffi folti, lo rese un naturale per i ruoli da cowboy. Fece squadra con Tom Selleck per un paio di film TV basati sui libri di Louis L’ Amour, “The Sacketts” (NBC, 1978) e “The Shadow Riders” (CBS, 1982), che diventarono alcuni dei suoi ruoli più memorabili nel genere. Non essendo uno che si fa incasellare, ha diversificato il suo curriculum interpretando il marito violento di Farrah Fawcett in “Murder in Texas” (NBC, 1981) e l’interesse amoroso di Cher in “Mask” (1985). Ha aggiunto un altro archetipo al suo repertorio – l’anziano mentore maschio – quando si è unito a Patrick Swayze per il successo a sorpresa “Road House” (1989). Ha continuato a mescolare ruoli in western come “Tombstone” (1993) e “Buffalo Girls” (CBS, 1995), con drammi più tradizionali come “Rush” (1991). I fratelli Coen trovarono un uso perfetto per la voce e il personaggio di Elliott quando lo scritturarono come Lo straniero, il narratore della loro classica commedia con Jeff Bridges “Il grande Lebowski” (1998). L’attore si è ramificato anche in altri generi con ruoli nei film di supereroi “Hulk” (2003) e “Ghost Rider” (2007), oltre all’epico fantasy “La bussola d’oro” (2007). Ha continuato a fare apparizioni in televisione, assumendo ruoli memorabili in “Parks and Recreation” (NBC, 2009-15), “Grace and Frankie” (Netflix, 2015-), e “Justified” (FX, 2010-15), l’ultimo dei quali gli ha fatto guadagnare un Critics’ Choice Award. È entrato in un ruolo da series regular quando si è unito ad Ashton Kutcher e Debra Winger per “The Ranch” (Netflix, 2016-) interpretando l’irascibile patriarca della famiglia di ranch dello show, Beau Bennett. Bradley Cooper ha scritturato Elliott, insieme a Lady Gaga, per il suo debutto alla regia “A Star Is Born” (2018). L’attore ha interpretato il fratello maggiore della star canora di Cooper. Il ruolo ha fatto guadagnare a Elliott la sua prima nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista.

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