Non l’ho mai fatto prima: Perché Mia e Vince si drogano in Pulp Fiction
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Mia Wallace, bella moglie del famoso mafioso Marcellus Wallace, sprofonda di nuovo nel suo morbido divano bianco mentre esala il fumo dalla sigaretta arrotolata a mano che ha in mano. Lo stereo suona la cover degli Urge Overkill di “Girl, You’ll be a Woman Soon” di Neil Diamond, su cui Mia china la testa mentre fuma. Gioca con un accendino Zippo, facendolo girare avanti e indietro. Mia lo chiude a scatto e lo rimette nella tasca del cappotto da uomo che indossa, che inghiotte la sua piccola struttura. La sua mano trova qualcos’altro nella tasca, che estrae per ispezionare pigramente. I suoi occhi, socchiusi per la contentezza assonnata, si allargano quando riconosce ciò che ha in mano: un sacchettino di polvere bianca, più bianca del divano su cui è seduta o della camicia che indossa. Alza le sopracciglia e saluta il sacchetto come un vecchio amico, con un “ciao” che riecheggia nella colonna sonora Dolby 5.1. Taglia la polvere in linee con una mano esperta ed è chiaro che l’ha già fatto prima. Mia si sfrega le mani, prende la sua banconota da cento dollari arrotolata a mano e sniffa la roba. Si mette rapidamente in piedi, strofinandosi ferocemente il naso e stringendo gli occhi. Piagnucola quando si rende conto che qui c’è qualcosa di molto sbagliato. Sposta la mano dal naso e una linea di sangue, solo leggermente più chiara della sua tonalità di smalto, si rivela fuoriuscire dalla narice. Mia trema, i suoi occhi le girano nella testa e cade di nuovo sul divano. La canzone sfuma, la scena diventa nera e Mia diventa una donna.