Mito contro fatto sull’aborto

Perché l’aborto è un tema così importante, c’è molta disinformazione nella retorica pubblica e su internet. Speriamo di sfatare alcune idee sbagliate comuni nella sezione seguente.

Mito: Abortire aumenta il rischio di cancro al seno

Fatto: Sia l’American Cancer Society che l’American Medical Association hanno concluso che non c’è legame tra il cancro al seno e l’aborto

Mito: L’aborto è pericoloso.

Fatto: L’aborto legale è 14 volte più sicuro della gravidanza e del parto. Questo non è sempre stato il caso, tuttavia; prima che Roe v. Wade diventasse legge nel 1973, migliaia di donne ogni anno sperimentavano morbilità o mortalità a causa delle complicazioni di un aborto non sicuro. Un aborto sicuro e legale salva la vita. Come ogni procedura medica, ci sono rischi associati all’aborto. Detto questo, meno della metà dell’1% degli aborti legali eseguiti risultano in complicazioni gravi.

Mito: Se ho un aborto, sarò suicida e depressa

Fatto: L’aborto non è associato con stress emotivo a lungo termine o ideazione suicida. La sensazione più comune dopo un aborto è il sollievo. Cliccate qui per saperne di più sul Turnaway Study, un progetto dell’Università della California San Francisco (UCSF) che ha esaminato le conseguenze emotive, fisiche, educative ed economiche a lungo termine dell’essere negato un aborto rispetto al poter ottenere cure per l’aborto

Mito: La contraccezione d’emergenza (“la pillola del giorno dopo”) e l’aborto farmacologico (“la pillola abortiva”) sono la stessa cosa

Fatto: La contraccezione d’emergenza non ha impatto su una gravidanza esistente e non ha impatto se la fecondazione è già avvenuta; semplicemente impedisce che la gravidanza avvenga. L’aborto farmacologico termina una gravidanza già stabilita.

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