John era un uomo impegnato. Trovò anche il tempo di operare come ‘wool brogger’ – un commerciante di lana senza licenza, e quindi illegale. Questa occupazione era stata limitata solo ai mercanti approvati dallo stato, a seguito di un atto del Parlamento del 1553. Inizialmente questo sembra essere stato molto redditizio, con presunte vendite di fino a 400 pietre di lana alla volta attribuite a John nel 1571-2.
Dagli anni 1570, la vita di John prese una svolta verso i guai. I suoi affari con la lana gli valsero un’apparizione in tribunale nel 1572 con l’accusa di acquisti illegali di lana. Smise di presentarsi alle riunioni del consiglio, e nel 1578 fu esonerato dal pagamento delle tasse, ad esempio per l’assistenza ai poveri. Nello stesso anno iniziò ad ipotecare la terra con una transazione di 48 acri, preannunciando l’inizio di problemi di denaro che sarebbero durati per il decennio successivo. Questi culminarono nel 1592 quando non si presentò in chiesa a causa dei suoi crescenti debiti – anche se alcuni hanno interpretato questo come un’indicazione che aveva opinioni cattoliche dissenzienti.
Nel 1596 John ricevette uno stemma, ora esposto sul monumento sopra la tomba di Shakespeare nella Holy Trinity Church. Versioni dello stemma di Shakespeare possono essere viste anche sul Shakespeare’s Birthplace, all’esterno dello Shakespeare Centre, e sopra l’entrata dello Shakespeare’s New Place.
Gli ultimi dieci anni della sua vita furono più tranquilli in confronto. Quando John morì nel 1601, il 37enne William Shakespeare ereditò l’intera proprietà ora conosciuta come Shakespeare’s Birthplace. Vivendo già nel grande New Place, William seguì le orme del padre per fare soldi. Affittò parte della casa a Lewis Hiccox che la ampliò come locanda, più tardi conosciuta come ‘The Swan and Maidenhead’. La locanda chiuse solo nel 1846, dopo di che l’intera proprietà fu acquistata dallo Shakespeare Birthplace Trust.
Altra lettura:
John Shakespeare: Un papista o solo senza soldi? – Robert Bearman, Shakespeare Quarterly Vol. 56, No. 4 (Inverno, 2005), pp. 411-433
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