Gambero delle saline

Che cos’è un gambero delle saline?

I gamberi delle saline sono crostacei che abitano le acque salate di tutto il mondo, sia nell’interno che sulla costa. È attualmente accettato che una specie, Artemia franciscana, è l’unica specie di gambero salino che abita il Grande Lago Salato, ma c’è una discussione sulla variabilità genetica e del ciclo vitale che potrebbe portare alla scoperta di più specie (vedi Partenogenesi e genetica dei gamberi). Il gambero salino maschio medio adulto è lungo 0,3-0,4 pollici, e la femmina media è lunga 0,4-0,5 pollici. Si nutrono dirigendo il cibo verso la loro bocca attraverso una serie di appendici ondulate e digeriscono il cibo attraverso un semplice tratto digestivo. Nel processo, ingeriscono molta acqua salata, che deve essere espulsa attraverso le branchie chiamate “branchia”. Possono sopravvivere in acque con salinità che vanno da 30-330 g/l (dal 3% al 33% di salinità).

Circa 10 milioni di uccelli, che rappresentano circa 330 specie, utilizzano il Grande Lago Salato ogni anno. Una varietà di questi uccelli si nutre di gamberi in salamoia, esclusivamente o opportunisticamente, per alimentare le lunghe migrazioni. Svassi dalle orecchie, falaropi di Wilson e falaropi dal collo rosso si nutrono quasi esclusivamente di gamberi in salamoia durante la sosta o la preparazione alla migrazione. Entrambi questi uccelli subiscono un grande aumento di peso durante questo periodo; DWR ha scoperto che i falaropi di Wilson guadagnano fino a 2 grammi al giorno, raddoppiando il loro peso prima della migrazione, mentre gli svassi dalle orecchie aumentano la loro massa corporea da 375 ± 50g a 575 ± 25g durante il loro periodo di sosta. Senza questa fonte di cibo, le loro lunghe migrazioni non sarebbero possibili. Avocette, cavalieri d’Italia e uccelli acquatici si nutrono opportunisticamente di gamberetti in salamoia.

Anche gli acquaioli, un tipo di insetto acquatico, si nutrono di gamberetti in salamoia. Tuttavia, questi insetti sopravvivono solo in acqua dolce o leggermente salmastra, e non sono una fonte significativa di mortalità. Non sono stati identificati nemmeno parassiti o patogeni naturali, il che significa che gli impatti creati dall’uomo sono la più grande minaccia per i gamberi in salamoia nel Grande Lago Salato.

Campioni geologici mostrano che i gamberi in salamoia sono presenti nell’area del Grande Lago Salato da almeno 600.000 anni. Gli scienziati credono che siano arrivati come cisti, un embrione coperto da un guscio protettivo, sui piedi degli uccelli migratori (vedi il ciclo di vita). Sulla base dei tratti fisiologici, gli scienziati ritengono che i gamberi in salamoia erano originariamente una specie d’acqua dolce che si è adattata all’acqua salata. La predazione da parte dei pesci ha limitato i periodi di tempo in cui i gamberi salini erano presenti nel lago Bonneville. L’attuale Grande Lago Salato è troppo salato per i pesci e fornisce un habitat ottimale per i gamberi salini.

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