Tipi di sorriso
Qual è il significato del sorriso? Recenti ricerche hanno dimostrato che un tipo di sorriso – il sorriso di piacere – sembra essere associato ad un’emozione positiva, mentre altri tipi di sorriso non lo sono.
L’espressione facciale comunemente chiamata “sorriso” non è, infatti, una categoria singolare di comportamento facciale. Già nel 1862, l’anatomista francese G. B. Duchenne notò che il muscolo orbicolare oculi, che circonda l’occhio, è reclutato nei sorrisi che si verificano con piacere spontaneo, ma non nei sorrisi in posa.
Il sorriso di piacere
Solo negli ultimi decenni i ricercatori hanno raccolto le prove empiriche per confermare l’osservazione di Duchenne. Questa particolare configurazione del sorriso di piacere identificata da Duchenne – l’orbicolare con lo zigomo maggiore – è stata chiamata sorriso di Duchenne in onore dell’osservazione originale di Duchenne.
Perché il sorriso di piacere sarebbe diverso dagli altri sorrisi? Le differenze tra il piacere e gli altri sorrisi hanno origine nella neuroanatomia funzionale. Sembra che ci siano due percorsi neurali distinti che mediano le espressioni facciali; un percorso è per le azioni facciali volontarie e intenzionali, e un secondo per le azioni facciali involontarie ed emotive. I movimenti facciali volontari hanno origine nella fascia motoria corticale del cervello e arrivano al viso attraverso il sistema motorio piramidale. I movimenti facciali involontari, come quelli coinvolti in un’espressione emotiva, nascono principalmente dai nuclei sottocorticali e arrivano al viso attraverso il sistema motorio extrapiramidale.
Come dire che un sorriso di piacere è genuino
Prima di imparare i segni rivelatori, vedi quanto bene puoi identificare il falso dal genuino nel nostro Smile Quiz! Ora, il marcatore più affidabile del sorriso di piacere è il marcatore Duchenne. La ricerca FACS ha dimostrato che in un vero sorriso di godimento, la pelle sopra e sotto l’occhio è tirata verso il bulbo oculare, e questo comporta i seguenti cambiamenti nell’aspetto: le guance sono tirate verso l’alto; la pelle sotto l’occhio può essere a pieghe o rigonfiamento; la palpebra inferiore si muove verso l’alto; le rughe delle zampe di gallina possono apparire all’angolo esterno dell’orbita oculare; la pelle sopra l’occhio è tirata leggermente verso il basso e verso l’interno; e le sopracciglia si muovono molto leggermente verso il basso. Un sorriso di non godimento, al contrario, presenta lo stesso movimento degli angoli delle labbra del sorriso di godimento, ma non coinvolge i cambiamenti dovuti ai muscoli intorno agli occhi.
Sorrisi falsificati o falsi
In un sorriso, l’assenza di movimento nella parte esterna del muscolo che orbita l’occhio (orbicularis oculi pars lateralis, in latino o AU 6 in termini FACS) distingue un sorriso costruito da quello genuino. Se il sorriso è leggero o moderato, è facile individuare l’assenza di questo movimento perché non ci sono zampe di gallina e le guance non sono sollevate dall’azione del muscolo, che restringe l’apertura degli occhi. D’altra parte, un sorriso ampio fatto deliberatamente produrrà tutti questi segni, rendendo più difficile individuare la fabbricazione, quindi bisogna cercare un indizio molto più sottile: un leggerissimo abbassamento delle sopracciglia e della pelle tra il sopracciglio e la palpebra superiore, che si chiama piega di copertura dell’occhio. Questa differenza è difficile da riconoscere, e il più delle volte siamo facilmente ingannati da ampi sorrisi che sono una fabbricazione, il che potrebbe anche spiegare perché è una maschera così comune.
Gli antropologi culturali hanno anche osservato che gli esseri umani di diverse culture sorridono in situazioni che coinvolgono sia emozioni negative che positive – rafforzando ulteriormente le conclusioni degli psicologi sperimentali… Questi antropologi hanno concluso che il significato del sorriso è culturalmente determinato, che in generale, non ci sono espressioni facciali universali di emozione, e in particolare, non ci sono espressioni facciali di piacere. Tuttavia, poiché i suddetti psicologi e antropologi non hanno fatto la distinzione tra i sorrisi che caratterizzano solo gli zigomi maggiori e i sorrisi che caratterizzano sia gli zigomi maggiori che gli oculi orbicolari, non hanno potuto sostenere né confutare le osservazioni originali di Duchenne. Tuttavia, con la nostra attuale comprensione delle differenze tra sorrisi di godimento e non godimento (o sorrisi genuini e falsi), diventa chiaro che i sorrisi possono essere sia culturalmente specifici che un segnale universale di godimento.