La ricchezza di specie è definita come il numero di specie all’interno di una comunità ed è collegata alla biodiversità a seconda di come viene definita la biodiversità.
La biodiversità può essere definita e misurata in diversi modi. La Convenzione sulla Diversità Biologica la definisce come “… la variabilità tra gli organismi viventi di tutte le fonti, compresi, tra l’altro, gli ecosistemi terrestri, marini e acquatici e i complessi ecologici di cui fanno parte; ciò include la diversità all’interno delle specie, tra le specie e degli ecosistemi”. Potete leggere di più su come definiscono la biodiversità qui.
Se si riferisce alla diversità genetica, un numero maggiore di specie all’interno di una comunità avrebbe probabilmente una diversità genetica più alta di una comunità con un numero minore di specie.
Se ti riferisci alla diversità delle specie, questa è composta dalla ricchezza delle specie insieme all’uniformità delle specie (abbondanza relativa di ogni specie) e spesso da quanto le specie sono geneticamente dissimili. (Leggete come la diversità delle specie è diversa dalla ricchezza delle specie qui).
Infine, se vi riferite alla diversità degli ecosistemi, o alla varietà degli ecosistemi all’interno di un luogo specifico, la relazione con la ricchezza delle specie non è così semplice. Alcuni ecosistemi sono particolarmente ricchi mentre altri non lo sono tipicamente. Si potrebbe avere un’area con una bassa diversità ecosistemica, diciamo un singolo ecosistema, ma se quell’ecosistema potrebbe ancora avere un’alta ricchezza di specie rispetto a un’area con più ecosistemi alpini ma una bassa ricchezza di specie all’interno di ogni ecosistema.