Una connessione Internet via satellite è un accordo in cui i dati a monte (in uscita) e a valle (in entrata) sono inviati da, e arrivano a, un computer attraverso un satellite. L’hardware di ogni abbonato include un’antenna parabolica e un ricetrasmettitore (trasmettitore/ricevitore) che opera nella porzione a microonde dello spettro radio.
In una connessione Internet satellitare bidirezionale, i dati a monte vengono solitamente inviati a una velocità inferiore a quella di arrivo dei dati a valle. Pertanto, la connessione è asimmetrica. Un’antenna a parabola, che misura circa due piedi di altezza, tre piedi di larghezza e tre piedi di profondità, trasmette e riceve i segnali. Le velocità di uplink sono nominalmente da 50 a 150 Kbps per un abbonato che usa un solo computer. Il downlink avviene a velocità che vanno da circa 150 Kbps a più di 1200 Kbps, a seconda di fattori come il traffico Internet, la capacità del server e le dimensioni dei file scaricati.
I sistemi Internet via satellite sono un’opzione eccellente, anche se piuttosto costosa, per le persone in zone rurali dove non sono disponibili connessioni DSL (Digital Subscriber Line) e modem via cavo. Un’installazione satellitare può essere usata anche dove mancano i servizi di base, se c’è un generatore o una batteria che può produrre abbastanza elettricità per far funzionare un computer. L’opzione Internet satellitare bidirezionale offre una connessione sempre attiva che bypassa il processo di dial-up. In questo senso, il sistema satellitare assomiglia a una connessione Internet con modem via cavo. Ma questo vantaggio può essere anche una responsabilità, a meno che non si usi un firewall per proteggere il computer dai tentativi di hacking.
La natura della connessione satellitare è buona per la navigazione web e per il download di file. A causa della lunga latenza rispetto ai sistemi puramente terrestri, le applicazioni interattive come il gioco online non sono compatibili con le reti satellitari. In una connessione Internet geostazionaria-satellitare bidirezionale, una transazione richiede due viaggi di andata e ritorno tra la superficie terrestre e i transponder in orbita a 22.300 miglia sopra l’equatore. Questo avviene in aggiunta al trasferimento di dati a terra tra l’hub terrestre del sistema satellitare e i siti Internet a cui si accede. La velocità in una tale connessione è teoricamente almeno 0,48 secondi (il tempo che impiega un segnale elettromagnetico a fare due viaggi di andata e ritorno a 186.000 miglia al secondo da e verso un satellite geostazionario), e in pratica è un po’ più lunga. I sistemi satellitari sono anche soggetti a rain fade (degradazione durante le forti precipitazioni) e occasionali brevi periodi di interferenza solare a metà marzo e fine settembre, quando il sole si allinea con il satellite per alcuni minuti ogni giorno. La dissolvenza della pioggia e l’interferenza solare colpiscono di tanto in tanto tutti i collegamenti satellitari, non solo i sistemi Internet.
Questo autore ha recentemente fatto installare StarBand, un servizio Internet satellitare bidirezionale, nel suo ufficio rurale. Sono stati condotti test di larghezza di banda con il nuovo sistema rispetto a un modem telefonico convenzionale. La connessione telefonica forniva una larghezza di banda effettiva che andava da 10 a 15 Kbps. StarBand ha funzionato da 200 a 1350 Kbps; il throughput sembrava dipendere principalmente dalla dimensione del file scaricato. Le velocità più elevate sono state ottenute con file di 50 KB (kilobyte) o meno, tipici delle immagini e del testo contenuti nei siti web. Sorprendentemente, i download veloci sono stati ottenuti anche durante i momenti di massimo traffico Internet.
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