Autocastrazione di una donna transessuale: costi finanziari e psicologici: un case report

Introduzione: Il costo di tasca propria per un’orchiectomia elettiva, che spesso non è coperta dall’assicurazione sanitaria, è una barriera significativa per i transessuali maschio-femmina pronti a procedere con la loro transizione fisica. Questa e altre barriere (mancanza di accesso a un chirurgo disposto a eseguire l’operazione, tempi di attesa, e condizioni psicologiche e psichiatriche sottostanti) portano un sottoinsieme di donne transessuali a tentare l’autocastrazione. Poche informazioni sono state pubblicate sui costi finanziari e sulle implicazioni dell’autocastrazione sia per i pazienti che per i sistemi sanitari.

Scopo: Confrontiamo i costi finanziari e psicologici dell’orchiectomia chirurgica elettiva rispetto all’autocastrazione nel caso di una donna transessuale di 40 anni.

Metodi: Abbiamo intervistato la paziente e i suoi fornitori e ottenuto informazioni finanziarie dagli specialisti locali di rimborso e fatturazione.

Risultati: Dopo aver sperimentato un’emorragia minore in seguito all’autocastrazione, il nostro paziente si è presentato al dipartimento di emergenza e ha subito un’esplorazione inguinale bilaterale, legatura e rimozione dei cordoni spermatici bilaterali, esplorazione scrotale complicata, sbrigliamento e chiusura. È stata ammessa al servizio psichiatrico per una degenza di tre giorni. Il conto totale è stato di 14.923 dollari, che si confronta con i 4.000 dollari per un’orchiectomia ambulatoriale elettiva nell’area geografica del paziente.

Conclusioni: Da un punto di vista finanziario, un’orchiectomia elettiva avrebbe potuto costare al sistema sanitario molto meno di un ricovero in ospedale con i relativi costi aggiuntivi. Dal punto di vista della sicurezza del paziente, l’orchiectomia elettiva è preferibile all’autocastrazione che comporta rischi significativi come emorragia, deturpazione, infezione, fistole urinarie e danni ai nervi. Gli operatori sanitari delle donne transessuali dovrebbero esplorare attentamente gli atteggiamenti dei pazienti verso l’autocastrazione e lavorare per migliorare l’accesso all’orchiectomia elettiva per ridurre il numero di autocastrazioni e i costi per il sistema sanitario generale. Sono necessarie ulteriori ricerche sulle implicazioni finanziarie dell’autocastrazione da diversi sistemi sanitari e da una serie di pazienti.

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